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La passione politica mi ha visto interessato alle vicende locali, e non, sin dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. All’epoca ero giovanissimo. Ho vissuto, poi anche da lontano (da Roma, per motivi di studio), sempre le vicende politico-amministrative di Galatina.

Non sempre le scelte delle Amministrazioni comunali che si sono succedute sono state condivisibili, però devo ammettere che, nel tempo, le decisioni di Palazzo Orsini hanno decretato più o meno crescita per la nostra città.

Negli ultimi venti anni, però, ho potuto assistere al continuo depauperamento dell’enorme patrimonio politico, culturale, economico, sociale che Galatina ha saputo costruirsi nel corso degli ultimi nove secoli e che ha accumulato in particolare nei secoli dispari: vale a dire nel Trecento, nel Cinquecento, nel Settecento e infine nel Novecento.

Non si può vivere sugli allori, quindi la continua ricerca di nuovi obiettivi di crescita dovrebbe essere il traguardo di ogni Amministrazione comunale.

Dal 1993, con la disposizione di legge che da allora prevede l’elezione diretta del Sindaco, deve essere presentato un Programma amministrativo che accompagna la candidatura a Primo cittadino e della lista o della coalizione di liste incaricata a sostenerlo nel quinquennio in questione. Ebbene in quel Programma amministrativo spesso vengono elencati i problemi e le carenze della città e soprattutto vengono indicate le soluzioni proposte per porvi rimedio.

L’Amministrazione attualmente in carica, che peraltro ho sostenuto nella fase del ballottaggio solo perché la ritenevo la meno peggio, rispetto all’altra in competizione, presentava un Programma amministrativo che offriva delle soluzioni ai tanti, troppi problemi che nel tempo si sono accumulati in città.

Ora, a distanza di circa due anni e mezzo dalla elezione, l’Amministrazione comunale guidata da Cosimo Montagna sembra essersi impantanata. L’ideologia di qualcuno/a sovrasta e determina scelte politico-amministrative poco condivisibili, mentre i problemi e le carenze continuano a restare tali, anzi ad aumentare nel numero e nella gravità.

Prima di qualsiasi altra decisione l’Amministrazione comunale eletta deve far fronte ai piccoli e ai grandi bisogni della comunità amministrata.

Dei grandi problemi potrei fare l’elenco, che peraltro è lunghissimo, a cominciare da quello relativo alla presenza di rifiuti in tutto il territorio comunale, all’interno ed all’esterno del centro abitato, e alla costante presenza di deiezioni dei cani su tutti i marciapiedi della città con la inutile presenza dei vigili urbani che non controllano se il proprietario del cane ha con sé secchiello e paletta o il guanto per raccogliere quanto lasciato naturalmente dal proprio cane.

Per qualcuna delle piccole carenze da queste stesse colonne ho suggerito anche le soluzioni, ma noto che nonostante le sollecitazioni, anche corredate da fotografie che testimoniano scempi e offese alla storia ed alla cultura, Palazzo Orsini continua ad essere sordo e cieco. Giusto per ripetermi vanno ricordati: la presenza di erbacce nello spazio adiacente la Chiesa dell’Immacolata (in pieno centro di Galatina) nei pressi della villa in Piazza Alighieri; la targhetta che indica erroneamente in palazzo San Paolo quello che invece è palazzo Dolce-Vignola; la ingombrante, inutile e dannosa presenza ormai pluriannuale di due ex distributori di carburanti in Piazza Alighieri e in Piazzale Stazione; la struttura dell’ex foro boario, con annessi rifiuti, che maleducati concittadini continuano a ritenere sia deposito di qualsiasi cosa inutile, ecc.

Ora va aggiunta, come testimonia la foto a lato, la sclerotica soluzione data a Largo Bianchini con la creazione di enormi parcheggi e la riduzione a una gimkana di quella che una volta era una bella piazzetta con aiuola. Lungi dal voler vestire i panni dell’uccello del malaugurio, spero che non succeda nulla di grave in quel che è stato ridotto a un budello di difficile percorrenza automobilistica.

Mi permetto di suggerire all’Amministrazione comunale di non assumere più decisioni in materia di circolazione, perché il rischio è di ingarbugliare ulteriormente quella che ormai è diventata una caotica circolazione stradale all’interno del centro abitato.

Senza dimenticare lo stato di abbandono in cui è relegata la statua di Gaetano Martinez, Lampada senza luce, che da tempo immemorabile langue in una situazione che crea imbarazzo anche ai turisti quando vengono a sapere che sono davanti all’opera di uno dei maggiori scultori del Novecento italiano.

Occorre, però, a questo punto dare atto che una buona soluzione è stata data con la realizzazione del collegamento, che incrocia Via Salvo d’Acquisto, tra le due strade che da Galatina portano a Noha, anche se si tratta del completamento di una parte della circonvallazione che è stata finanziata con fondi di altri enti pubblici.

Ora, quindi, mi pongo una domanda: se oltre alla non assunzione di soluzioni in materia di circolazione stradale, l’Amministrazione comunale non prendesse più altre decisioni, sino alla fine del mandato elettorale, Galatina ne uscirebbe danneggiata?

Non dubito, però…

Sarebbe opportuno non concedere più l’uso di Piazza San Pietro per concerti o manifestazioni che compromettono il basolato e la staticità della Chiesa Matrice e dei palazzi che si affacciano sulla piazza più grande e tra le più belle dell’intera Puglia.

Sarebbe necessario regolamentare, per forme e colori, le concessioni a bar, ristoranti e pizzerie dello spazio pubblico adiacente l’esercizio o l’attività commerciale stessa.

Sarebbe utile rendere veramente trasparente l’uso del denaro pubblico quando si finanziano, proprio con atti pubblicati il 31 dicembre, progetti o manifestazioni (come “Generazione di successo” con 4.000 euro; “Sport Day” con 5.200 euro; “Youth Opportunities” con 4.500 euro; “Green Olympic Games” con 5.000 euro) rimandando “a successivi atti alla realizzazione di quanto necessario”. Su quegli atti ho fondati motivi di avere dubbi circa la legittimità degli stessi perché non vengono specificati chi sono gli affidatari degli incarichi per la loro realizzazione, né tantomeno le procedure per l’affidamento delle forniture di beni e servizi.

Poi, circa le associazioni alle quali vengono assegnati i contributi, vorremmo conoscere chi sono i soci, o almeno il nome dei responsabili al fine di conoscere anche eventuali aderenze politico-amministrative o eventuali legami familiari con qualche amministratore.

E ancora: esiste a Galatina un’opposizione in Consiglio comunale? Addirittura mi viene il dubbio circa l’esistenza della stessa maggioranza, dal momento che le decisioni vengono assunte dalla Giunta, se non proprio da una parte di essa, che provvede ad imporre la propria volontà a dispetto anche dei partiti che compongono la stessa maggioranza: da più parti giungono lagnanze di iscritti al partito di maggioranza relativa, il Partito Democratico, che invocano di essere convocati per esprimere il proprio pensiero.

Sciolto qualche dubbio, vorrei cominciare ad avere qualche certezza perché, così com’è la situazione attuale, proprio non va!