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Per sindrome metabolica o sindrome X si intende un quadro clinico in cui si ha la manifestazione di quattro sintomi precisi: obesità, insulino-resistenza, iperlipidemia, ipertensione arteriosa. Nello specifico: si definisce obesità la condizione per cui un soggetto presenta un BMI (indice di massa corporea: peso/altezza2) uguale o superiore a 30; per insulino-resistenza si intende quella condizione in cui l’insulina esercita un effetto biologico inferiore a quello normale, ossia l’insulina è meno efficace nel far entrare il glucosio dal sangue ai tessuti aumentandone così la persistenza nel circolo sanguigno; si definisce iperlipidemia una concentrazione sanguigna di trigliceridi e colesterolo LDL (quello cosiddetto “cattivo”) superiore ai livelli normali, conseguenza di questa aumentata concentrazione (sia di glucosio che di lipidi) è l’aumento della pressione arteriosa.

Si definisce sindrome e non malattia perché questo insieme di sintomi può portare all’insorgenza di patologie gravi come: il cancro, malattie cardiovascolari (ictus, infarto, ecc.) e insufficienza renale. L’origine di questa sindrome è multifattoriale, sicuramente esiste in minima percentuale una predisposizione genetica che porta l’individuo a sviluppare l’iperlipidemia, esistono infatti dei soggetti che, fin da giovani, hanno livelli di colesterolo LDL superiori e di colesterolo HDL (quello “buono”) inferiori a quelli normali, lo stesso dicasi per l’insulino-resistenza, anche in questo caso esiste una certa familiarità; ma “predisposizione” è diverso da “espressione”, essere predisposti significa di fatto essere a rischio di poterla esprimere, ciò che porta realmente all’espressione di questi sintomi sono i cosiddetti “fattori ambientali”, in particolare il nostro stile di vita alimentare e il nostro allenamento fisico.

Questo ci fa capire che la più importante medicina per questo tipo di patologie è la prevenzione, andando ad agire proprio sui fattori ambientali, quindi: mangiare molta frutta, verdura perché ricche di antiossidanti (gli antiossidanti sono i pigmenti che danno colore agli ortaggi e alla frutta, che ci proteggono dallo stress ossidativo), prediligere il pesce azzurro (in quanto ricco di omega-3 che abbassano i livelli di LDL, aumentando i livelli di HDL), e se necessario, aiutarsi con degli integratori come ad esempio quelli derivati dal riso rosso, fare attività fisica regolarmente (almeno tre sedute a settimana, ciascuna non inferiore a 50 minuti). Prevenire queste patologie è possibile, dipende solo da noi.