in edicola

15

Scegliere di essere vegetariani o vegani è una vera e propria filosofia etica, significa stare dalla parte degli animali, non partecipare al loro sfruttamento e alla loro uccisione intenzionale e non necessaria, quindi parliamo di cibo, di industria cosmetica, di ricerca medico-farmaceutica, della produzione di pellicce, di zoo e circo.

Sebbene l’origine delle due filosofie sia la stessa, vegani e vegetariani mangiano e vivono diversamente. I primi consumano i derivati degli animali (latticini, uova, miele, ecc.), i vegani optano per uno stile di vita ancora più ortodosso, se ne privano completamente, addirittura secondo un artista olandese sarebbe da evitare anche l’acciaio perché prodotto con l’utilizzo di grassi animali. Quindi, si tratta solo di una moda da “freakkettoni”?

Penso che la riflessione debba essere più profonda, andare aldilà degli aspetti etici che sono sempre troppo personali e guardare oltre il nostro naso, quindi la vera domanda è: quanto costa e cosa produce 1 kg di carne bovina? La risposta è: costa 13 kg. di mangime, 9 kg. di petrolio e 15.000 litri di acqua; produce 514 litri di gas metano, 27 kg. di anidride carbonica, 60 gr. di residui chimici e cibo per 5-6 persone; nel 2007 i terrestri hanno consumato 284 milioni di tonnellate di carne, nel 2050 si stima saranno 500, gli scienziati dicono che per produrli serviranno altri 3 pianeti.

Ma da che parte sta la scienza? Secondo la scienza dell’alimentazione l’apporto di carni è fondamentale per l’introito di vitamina B12 e di ferro, per questo, sia ai vegani che ai vegetariani si consiglia di utilizzare un integratore a base di vitamina B12 (per non andare incontro ad anemia perniciosa) e di ferro (per non andare incontro ad anemia sideropenia), inoltre per aumentarne l’assorbimento negli alimenti di origine vegetale è bene consumare le verdure accompagnate dal succo di limone. Non consumando pesce, inoltre, si rischia di andare incontro alla carenza di omega 3, acidi grassi “buoni” che hanno tra le loro funzioni, il grande merito di innalzare i livelli del cosiddetto “colesterolo buono”, si consiglia pertanto di consumare l’olio di lino e/o le noci. In conclusione, sempre a proposito della lunghezza del naso, davvero pensiamo che si possa trovare una cura per le malattie umane, come il cancro, senza sperimentarle prima sugli animali?

La scienza dice di no. Riflettiamo.