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Con il trascorrere degli anni, per chi scrive è come dire incamminarsi verso la vecchiaia, l’estate sembra sempre più corta.

In effetti, quella del 2014, che sta per concludersi, è un’estate veramente più breve del solito perché durante il primo periodo (giugno e luglio) non abbiamo avuto il caldo e il sole come normalmente avveniva in passato.

A differenza degli anni precedenti, Galatina ha però vissuto un’estate affollata da turisti, stranieri e non. I richiami più forti sono stati, come avviene da tempi remoti, i tre “santuari” cittadini: la Basilica pontificia di Santa Caterina d’Alessandria, soprattutto per il suo ciclo pittorico; la cappella di San Paolo, per l’immaginario collettivo legato al mito del tarantismo; la pasticceria Ascalone con i pasticciotti e le altre gustosissime creazioni.

Le bellezze architettoniche, su tutte gli edifici costruiti in età barocca di cui è ricchissimo il nostro centro antico, attirano molto il turismo che però è poco incline a soggiornare per via della bassa ricettività alberghiera (quantitativamente) che in altre città e paesi del Salento è sicuramente superiore.

Ma l’estate a Galatina quest’anno si è distinta per gli eccessi.

A parte il gran numero di turisti, come più sopra ricordato, sono da rimarcare le ormai innumerevoli e sempre più invadenti occupazioni di spazio pubblico da parte di bar, pizzerie e ristoranti in tante, tantissime strade e piazze centrali e periferiche di Galatina (occupazioni che addirittura, grazie alle autorizzazioni comunali, chiudono al traffico piazze e arterie); l’ottusità di certi operatori culturali (autonomamente elevatisi ad intellettuali) che accontentano le richieste sollecitate dai propri amici che hanno la presunzione di essere artisti, scrittori, poeti, musicisti, ecc.; l’ormai insopportabile sporcizia di strade e piazze cittadine; i marciapiedi sempre verdi per la crescente presenza di erbacce; gli esperimenti (dannosi per l’economia) della circolazione stradale; l’invadente “presenza” ideologica in ogni manifestazione pubblica, ecc. A proposito di pulizia della città va ricordato che non solo di immondizia si tratta, ma che in occasione di raduni, manifestazioni, concerti di varia natura (soprattutto durante la serata della Notte della Taranta) è un susseguirsi di scene… oscene che partono in piazzo con lo sballo etilico e di sostanze varie, per concludersi in vari angoli della città con emissioni stomachevoli e non solo.

Durante l’estate è sicuramente aumentata l’incuria per una città che in passato si è sempre distinta per la pulizia. Purtroppo è venuto a mancare il controllo che non si nota neanche in due importanti arterie cittadine: in Corso Porta Luce, nei primi centocinquanta metri dalla parte dell’ingresso in Piazza Alighieri, e in Via Roma, sempre nei primi centocinquanta metri dalla parte dell’ingresso sempre in Piazza Alighieri. In quei tratti di strada spesso si formano lunghissime code perché automobilisti indisciplinati parcheggiano selvaggiamente (pur in presenza di visibilissimi divieti di sosta), impedendo il normale fluire del traffico. Molti vigili urbani di Galatina sono soventemente impegnati a svolgere compiti amministrativi, di rappresentanza o di segreteria, mentre la circolazione stradale è ad uso e consumo di automobilisti che del Codice della strada si fanno beffe.

Dire che Galatina è una città che è abbandonata a se stessa, forse, non è un’esagerazione.

La stessa gestione del territorio sembra un optional. Quando si metterà mano alla segnaletica stradale? Sia quella orizzontale, sia quella verticale?

In due incroci nevralgici di Galatina si deve intervenire, e presto. Un semaforo in Via Liguria, all’incrocio con Via Marche, e la rimozione dello stallo che indica il parcheggio in Via Gallipoli, all’incrocio con Via Giulia, sono urgenze indilazionabili. Non vogliamo vestire i panni del gufo, ma si sta attendendo il morto prima di intervenire? Non c’è settimana dell’anno in cui non si verifichi un incidente (più o meno grave) proprio all’altezza di quei due incroci, mentre Palazzo Orsini è impegnato ad invertire il senso di marcia in Via Vittorio Emanuele. Inversione che sta producendo solo difficoltà finanziarie alle pochissime attività che ancora resistono in quel breve tratto di strada.

Fallimenti su più fronti. E dispiace dirlo di un’Amministrazione comunale sulla quale la maggioranza dei cittadini ha investito per la riscossa di Galatina.

Sindaco, batti un colpo! E nel frattempo fatti carico di un’assurdità che ricade sulla testa di tutti: chiedi quali sono le motivazioni del “deposito cauzionale” che da qualche tempo Acquedotto Pugliese Spa impone con le fatture che recapita regolarmente e periodicamente. Sulla base di quale norma, o di quale autorizzazione della Regione Puglia, quella società (che si ispira a “l’acqua bene comune”) fa gravare quell’ulteriore balzello che probabilmente è ingiusto, ma che sicuramente è odioso e sproporzionato, dal momento che si tratta di un prelievo che a calcoli fatti pesa per il 30 per cento circa sull’importo della fattura?

Per ultimo una (ri)sollecitazione all’Amministrazione comunale: quando si disporrà il senso unico nella circonvallazione interna che si svolge tra Corso Porta Luce, Corso Maria d’Enghien, Via Giuseppina del Ponte, Via Federico Mezio e Via Filippo Turati? In senso orario o antiorario non importa, ma un senso unico finalmente attuato!

Rossano Marra