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“il Titano”, il supplemento economico de “il Galatino” presente in edicola per oltre mezzo secolo in occasione delle annuali edizioni della Fiera Campionaria di Galatina, questa volta viene pubblicato esclusivamente per le feste patronali della nostra città in onore dei SS. Pietro e Paolo.
Lo scorso anno, pur nella rabberciata 64ª edizione, abbiamo comunque pubblicato “il Titano” «con la speranza [dicevamo allora] che non si tratti della chiusura definitiva della Fiera Campionaria di Galatina». Purtroppo, a distanza di dodici mesi, e con la gestione affidata ad una nuova società, Fiera Salento, nulla si è mosso. Anzi, la situazione è peggiorata probabilmente a causa del flop dello scorso anno, quando una edizione non ridotta, ma minimizzata in spazi angusti e allestita (?) in tempi molto ma molto ristretti, venne bollata come un mercato di periferia a causa della disorganizzazione e della qualità degli articoli in esposizione.
Non vogliamo dilungarci oltre sulla risibile edizione dello scorso anno. L’aver voluto comunque allestire una Fiera per il solo scopo di continuare nella numerazione delle edizioni è stato solo deleterio non solo per quella edizione, ma purtroppo perché crediamo che sia stata compromessa ogni futura manifestazione di quel tipo.
È vero che le campionarie non hanno più motivo di essere, perché ormai anche le specializzate danno segni di stanchezza. Con l’avvento dei nuovi media è facile collegarsi con tutte le aziende presenti a qualsiasi latitudine della Terra al fine di conoscere nei minimi dettagli le caratteristiche tecniche ed operative di strumenti, attrezzi, pertinenze, accessori e quant’altro sia di interesse per sé o per la propria azienda.
A tutto ciò va aggiunto il periodo, che dura ormai da almeno sei anni, di crisi economica mondiale e che sta continuando a colpire soprattutto l’Italia perché la crisi economica sconta quella politica. A nulla valgono le buone intenzioni di chi vuole tentare di cambiare lo stato delle cose se poi già all’interno del proprio schieramento politico ci si mette di traverso con ostacoli che sembrano più tentativi per consolidare lo stato delle cose che ragionevoli motivi per migliorare le proposte avanzate. I cosiddetti progressisti vestono più i panni del vecchio stantio e ormai logoro e marcio ancien règime che il nuovo che avanza. Purtroppo per i nostalgici non c’è più spazio, il mondo attuale viaggia alla velocità della luce e non c’è più posto per chi cammina guardando indietro: le ideologie devono adeguarsi, con la speranza che vengano sposate uguaglianza ed equa distribuzione delle risorse.
Essere il più ricco del cimitero non è un augurio per nessuno: per ricchezza si intende ben altro perché quella terrena è utopia che abbaglia solo gli sciocchi e gli avidi.
È vero che non c’è da fidarsi più di nessuno, neanche delle cosiddette guardie. A differenza del film “Guardie e ladri” del 1951 di Mario Monicelli e Steno, in cui Totò e Aldo Fabrizi con interpretazioni da antologia hanno rappresentato le due categorie, oggi quelle parti in alcuni casi non si combattono, anzi si confondono. Vito Bardi, Fabio Massimo Mendella, Marco Milanese ed Emilio Spaziante, alti ufficiali o addirittura generali della Guardia di Finanza, sono accusati di concussione, induzione e rivelazione di segreto in inchieste, tangenti, corruzione su presunte anomalie nelle verifiche fiscali. Se anche le più accreditate istituzioni dello Stato vengono sottoposte a giudizi con accuse di tale portata, non bisogna avere fiducia più di nessuno.
La politica, in buona parte, ha abdicato al suo ruolo. La rinnovata tangentopoli colpisce tutti. Sia i colpevoli che gli innocenti. I colpevoli per questioni personali; gli innocenti perché devono scontare, con sacrifici non solo finanziari, la crisi che i colpevoli hanno creato.
Sì, ma tutto questo cosa centra con la Fiera Campionaria di Galatina?, si chiederà qualcuno.
Purtroppo, tutte le grandi imprese dell’uomo si compongono di tante piccole cose e la nostra città, con il suo essere materiale ed immateriale, è una cellula del grande organismo mondiale. E la Fiera Campionaria di Galatina, che quest’anno non si terrà, è il tassello che fa perdere un’ulteriore posizione alla nostra città.
La classe politica di Galatina, investita probabilmente di una responsabilità più grande delle sue capacità, deve farsi una ragione e prendere subito i provvedimenti del caso. Speriamo che sia capace e che sia in grado di farlo.
Circa “il Titano”, invece, speriamo che l’anno prossimo sia dedicato nuovamente alla Fiera di Galatina.
Rossano Marra
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